Un vero e proprio tour de force di scadenze. La pace fiscale, che uscirà dopo il primo round al Senato (il via libera dell’Aula in prima lettura è atteso per mercoledì 28 novembre), perde la dichiarazione integrativa speciale ma guadagna la sanatoria degli errori formali con pagamento sdoppiato tra il 31 maggio 2019 e il 2 marzo 2020. E ancora con l’aumento delle rate della rottamazione-ter, che passano complessivamente da 10 a 18 per venire incontro ai contribuenti e consentire loro di diluire ulteriormente i pagamenti, ci sarà ancora di più da segnare bene ogni scadenza sul calendario.
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